Una nota di costume partenopea accoglie le dichiarazioni incendiarie del senadur di fine agosto. Il grande capo della lega, infatti, in un periodo di grande spolvero, si è esibito in indimenticabili momenti commoventi che ricordavano i bei tempi andati: la notte di ferragosto alla festa della lega a Ponte di Legno lancia lo sciopero fiscale, il ventiquattro di agosto arretra e puntalizza, non è sciopero ma una semplice protesta, per poi caricare le armi(nel vero senso della parola) il giorno dopo quando dichiara di voler mettere mano al fucile(ormai impolverato dopo dieci anni di inutilizzo), per poi ritornare ancora indietro dopo la bella strigliata di Napolitano e incitare i compagni della lega a non giocare più al lotto. L'espresso di oggi ci comunica che i napoletani si sono appuntati per bene i proclami del senatore federale, mica per altro, per decifrare le parole con la leggendaria smorfia e tradurle in numeri:ilsenatore fa 85, la tassa 86, il fucile 61, lo sciopero 72, la sciocchezza 5; secondo la smorfia moderna:85, 47, 83, 14, 5. Purtroppo non vincono ma tutto ciò prova la validità di una vecchia teoria: i napoletani sono geni.
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