venerdì 7 settembre 2007

La guerra in Iraq è una delle cose più nobili che il nostro paese abbia mai fatto all'estero

Da leggere quest'articolo su harper's magazine che ci illustra per bene i sotterfugi organizzati dal presidente e la sua gang per dichiarare guerra in Iraq e ci ricorda che quest'ultimo entusiasmo per la nuova strategia del generale Petraeus(entusiasmo che troviamo in Italia soprattutto sul foglio) è inutile, quando si è lì solo per bugie e secondi fini e quando in quattro anni non si è riusciti ancora a stabilizzare definitivamente la situazione. Quest'altro invece su alternet ci ricorda che tipo è Thomas Friedman, uno dei più importanti opinionisti americani e editorialista del nyt, sedicente liberale di sinistra, favorevole alla guerra anche quando era a conoscenza dell'inesistenza di armi chimiche e dei rapporti ritoccati, (ovviamente lodato in continuazione dal foglio) e contrario solo sul finire del 2006 dopo che tutti i sostenitori iniziali cambiarono idea, che con i suoi articoli ha contribuito non poco a sostenere l'amministrazione Bush(da sinistra) in questa follia. Il titolo del post è ovviamente una frase del signor Friedman. Una frase vecchia, va aggiornata con: "L'Iraq è una pazzia" .Ps. Lucido articolo sull'attuale strategia in Iraq sull'economist di questa settimana. Il titolo è tutto un programma: "Aspettando il generale(e un miracolo)"

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